Storia
La provenienza e l’origine del Gatto Sacro di Birmania è incerta.
Origini della razza
di Nora e Ron Thayer Tarons
Birmans - Traduzione di Claudia Negrelli Edwards
Origini
Si dice che il Birmano sia originario della Birmania occidentale; e certamente la presenza di gatti con marcature simili e’ stata registrata in documenti provenienti dall’antica Tailandia. Una storia afferma che una coppia di gatti fosse stata regalata ad un maggiore inglese chiamato Gordon Russell e al suo amico August Pavie dai sacerdoti della popolazione Khmer; un’altra che i gatti fossero stati acquistati da un americano di nome Vanderbilt da un servitore del tempio di Lao-Tsun dove i gatti erano tenuti come animali sacri.
Qualunque fosse stato il nome dei loro proprietari, molti storici sono d’accordo che i due gatti originali fossero stati inviati in Francia e che il maschio fosse morto durante il viaggio. La femmina, chiamata Sita, sarebbe stata incinta e avrebbe dato alla luce una gattina chiamata Poupee de Madalpour.
Nel 1925 é stato registrato senza ombra di dubbio che la Federation Feline FranSais riconobbe il Sacro di Birmania come una razza da campionato. Una fotografia scattata nel 1930 mostra il maschio del giorno chiamato Dieu d'Arakan che divenne il modello per la razza. Era di proprietá di M. Baudoin- Crevoisier, molto conosciuto come allevatore di birmani a quel tempo. Piu’ tardi Dieu d'Arakan fu venduto alla principessa Ratibor-Hohenlohe insieme ad altri 6 birmani e, successivamente lei li lasciò in testamento al Duca D’Aosta. Infine la loro proprietá fu trasferita alla Contessa Giriode Panissera e la loro discendenza divenne famosa in tutto il mondo. Durante la guerra M. Baudoin- Crevoisier riuscì a mantenere alcuni gatti interi. Il suo campione maschio Orlaff de Kaabaa e la sua femmina Xenia de Kaabaa divennero i gatti fondatori della razza.
Il nome Birmano viene dal modo di scrivere Birmania in francese. "Birmanie." Gli allevatori americani seguono una vecchia tradizione francese di chiamare i gattini in ordine alfabetico a seconda dell’anno in cui sono nati. Per esempio. il 2005 é "C", il 2006 é "D", il 2007 é "E" e così via. Seguendo questa tradizione é facile determinare l’etá del gatto dal suo nome. (Nota: La prima parola nel nome di un gatto é rappresentata dal nome dell’allevamento, poi viene il nome del gatto, poi, se richiesto, il nome dell’allevamento del proprietario).
Migrazione
Una discendenza di birmani é stata mantenuta in Germania da Hanna Kreuger dell’allevamento von Frohnau e da Liselotte von Warner dell’allevamento von Irak. Insieme ai discendenti di Orloff e Xenia formano il nucleo della stirpe del dopo guerra.
Il Birmano arrivò negli USA per la prima volta nel 1959 quando il Dr e Mrs Siepel dell’allevamento Janacques importarono un maschio, Irrouaddi du Clos Fleuri.
I Birmani arrivarono nella Gran Bretagna nel 1964 quando un maschio e due femmine furono mandate dalla Francia ad Elsie Fisher e Margaret Richards. Queste due allevatrici registrarono il nome congiunto dell’allevamento Paranjoti.
Nota di Sole & Azzurro
Altre notizie ci dicono che dopo la seconda guerra mondiale il primo birmano di cui si ha notizia si trova in Germania, Nadine DeKhlaramour, una gatta importata nel 1964 dalla signora Anneliese Hackmann. Nadine non è stata quindi solo la madre di tutti i birmani tedeschi ma anche la nonna dei birmani inglesi e di gran parte dei birmani americani.
Nel 1950 il Birmano venne ribattezzato Gatto Sacro di Birmania e nel 1966 ci fu il riconoscimento ufficiale della razza.
Le foto qui pubblicate sono tratte da: The Secrets of the Sacred Cat of Burma book