Chi siamo
Mi chiamo Daniela Bellanca, fin da piccola gli animali sono stati la mia passione, tanto che mio padre amava chiamarmi la sua “piccola Ligabue“ come il travagliato genio artistico Antonio Ligabue che “sentiva gli animali come compagni, li comprendeva e li amava più degli uomini: e ad essi più che agli uomini, voleva assomigliare”. E non ci sono aneddoti della mia infanzia che non riguardino me, la natura e gli animali, coi quali ho sempre avuto un legame fortissimo. La mia famiglia condivide con me questo amore per gli animali e partecipa attivamente a tutte le attività che li concernono.
I gatti sono stati da sempre il mio primo amore: fantastici compagni! Sinuosi, eleganti, magnetici, indipendenti e capaci di un amore profondo. Non si possiede un gatto è lui che ti sceglie e se ti concederà il suo cuore sarà per sempre.
La mia passione per i Birmani è iniziata quando mi sono perdutamente innamorata di una fotografia vista sul web: uno splendido Sacro di Birmania seal point. Dopo essermi informata sulle origini, standard, colori e carattere di questo meraviglioso gatto, decisi di acquistarne uno. Più precisamente una gattina: Rosi Maila, tenera dolce frugoletta che già da piccina mi lasciò senza fiato per la sua bellezza e per il suo carattere così equilibrato, pacato e di grande adattabilità.
Frequento corsi, seminari e workshop formativi inerenti l’allevamento, la genetica e l’etologia sia felina, perché credo nella formazione continua. La conoscenza ci permette di agire, di migliorarci sempre e ci rende liberi di saper gestire le difficoltà e la relazione con e tra i nostri amici animali.
Il 10 aprile 2011 ho ottenuto il Diploma di Operatore in Zooantropologia Didattica presso la SIUA (Scuola Interazione Uomo-Animale) di Bologna del quale sono molto orgogliosa (corso curato dal Professor Roberto Marchesini).
Vi lascio con una delle mie citazioni preferite, che racchiude in poche frasi il valore dei nostri amici animali:
“Nella nostra società l’animale da compagnia assume un ruolo sempre più importante nella sfera affettiva, sostituendo almeno in parte la mancanza di rapporti interpersonali semplici e profondi. Per le persone sole ed avanti con gli anni, diventa un motivo forte per non perdere il ritmo della giornata, per uscire, per occupare la mente e per sentirsi più utili e sicuri.
Per i bambini il contatto con un animale del quale avere cura è positivo per la crescita: la responsabilità che essi devono assumersi, sempre grande rispetto all’età, il dover pensare a qualcun altro oltre che a se stessi, il dover rispettare tempi e luoghi al di là della propria volontà sono elementi che influiscono positivamente sulla crescita e sulla socializzazione.
Però, mi preme ribadirlo con forza, gli animali non devono essere visti solo come essere utili a noi, non sono a nostro servizio.
Essi hanno sentimenti, emozioni, necessità proprie che vanno conosciute e rispettate.
Proprio perché la loro capacità di “donarsi” a noi è infinita, siamo noi a dover comprendere fino a che punto possiamo accettare questo loro regalo senza esagerazioni e quindi lasciare a loro la dignità che meritano.
L’esperienza di condivisione con un animale è davvero il modo più intimo di avvicinarsi alla natura e l’amore che si prova dovrebbe essere il motore per imparare a rispettarla, ad amarla ed a considerarla preziosa”
(Dr. Laura Cutullo medico veterinario omeopata e floriterapeuta per animali da compagnia)