I cuccioli ceduti come esemplari da compagnia sono Not for breeding – Non da riproduzione e non potranno “fare cucciolate” , dovranno quindi essere sterilizzati attorno ai 6-10 mesi di età.

La sterilizzazione nelle gatte riduce il rischio di alcuni tumori (tumori della ghiandola mammaria, tumori ovarici e uterini) e infezioni gravi dell'utero (piometra). La sterilizzazione precoce delle femmine inoltre abbassa l'incidenza dei tumori mammari in età adulta persino del 100% se l'operazione è effettuata entro il primo calore.

Una volta sterilizzate i cicli di calore continui, che caratterizzano il periodo della maturità sessuale delle femmine, spariranno, e le gatte non soffriranno più inutilmente per non potersi accoppiare. I rituali di accoppiamento infatti prevedono miagolii ininterrotti (anche per una settimana) e spesso comportamenti indesiderati, quali la marcatura dell'ambiente circostante (muri, letti, divani...) con la pipì (per attirare i maschi).

La castrazione dei maschi entro i primi 6-8 mesi di vita, invece, previene le patologie alla prostata e riduce il rischio di cancro ai testicoli.

Non solo, l’operazione riduce anche la conflittualità tra maschi proteggendo gli animali da gravi malattie infettive come la FIV (Virus dell’immunodeficienza felina) e la FeLV (leucemia virale felina). Inoltre, con la sterilizzazione si evitano le “fughe d’amore” che spesso finiscono in tragedia sulle strade provocando incidenti mortali per i gatti. Infine si annulleranno i comportamenti sessuali indesiderati quali il vocalizzo continuo e la marcatura urinaria.